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la nostra storia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
dal 18 agosto 2015 il Museo è dedicato alla memoria di Khaled Asaad

Attenzione: a fine ottobre 2016 la sede di Montopoli di Sabina è stata chiusa a causa del terremoto.
L'A. C. Modern Automata Museum si è spostata a Castelnuovo di Farfa,
e svolge presso altre strutture istituzionali laboratori, esposizioni temporanee e presentazioni.
La sede dell'Associazione è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 14.
Abbiamo pubblicato "Automi" e realizzato un Teatro Meccanico dedicato a Depero.
Seguiteci sulla pagina Facebook "Modern Automata Museum"
Per visite, laboratori, esposizioni temporanee e presentazioni telefonate al 3470716563
o scrivete a info@modernautomatamuseum.com
 

E' stato completato il progetto "Automata nelle classi 2022-2023" del Modern Automata Museum,
che si è tenuto presso l'I. C. di Fara in Sabina, con la partecipazione di sessanta ragazzi e la creazione di più di cento automi.

"Automi" è il nuovo libro del Modern Automata Museum
che sarà distribuito gratuitamente ai partecipanti ai corsi del Museo fino ad esaurimento scorte.


Il MAM ha realizzato a un piccolo teatro meccanico ispirato ai Balli Plastici di Fortunato Depero (nel video un prototipo).
https://www.youtube.com/watch?v=CaTNo2-5Qos&feature=youtu.be
Automi e Balli Plastici vengono così descritti nel sito della Casa d'Arte Futurista Fortunato Depero: l’automa serve per drammatizzare il palcoscenico – scrive Depero nel 1927 – per sdoppiare, moltiplicare un personaggio nelle sue varie dimensioni. Nuovo personaggio-tipo delle sue tele, l’automa futurista parte da forme geometriche elementari, come il cono, il cubo, il cilindro.
BALLI PLASTICI è una delle prime sperimentazioni di teatro d’avanguardia con automi, nata dalla collaborazione di Depero con Gilbert Clavel. Gli attori sono marionette dai movimenti meccanici e rigidi: personaggi che richiamano i valori dell'infanzia, del sogno, del magico. I Balli Plastici furono musicati da Alfredo Casella, Gerald Tyrwhitt, Francesco Malipiero, e anche da Bela Bartok con lo pseudonimo di Chemenov.


Gli automata moderni possono essere paragonati agli Aikù Giapponesi, che vengono definiti come "una piccola visione del mondo in tre brevi versi". Gli automata moderni possono essere definiti "una piccola visione del mondo in un giro di manovella".
Il Museo organizza corsi per la costruzione di automata indirizzati a ragazzi ed adulti, e produce materiali didattici, video e libri.
Il Museo è stato parte dell'O.M.R. (l'organizzazione Museale Regionale) della Regione Lazio ed è stato indicato come uno dei "luoghi della cultura" italiani dal Ministero dei beni e delle attività culturali Italiano.
La leggera ironia degli automata, unita alle invenzioni meccaniche che ne consentono il movimento, suscitano nei visitatori del Museo un interesse artistico ed uno stimolo alla conoscenza della meccanica che spesso li porta al desiderio di cimentarsi con la costruzione di un proprio automata.
Nel 2010 e nel 2012 il Museo ha avuto il riconoscimento dalla Regione Lazio sia per la "buona gestione" che per le "buone pratiche".
 
Il Museo permanente, com'era prima del terremoto
Il Museo, fondato nel 2001, fino al ottobre 2016 è stato ospite in parte della struttura del Castelletto di Vezzano, IX secolo d. C., sito nel Comune di Montopoli di Sabina, nell'alto Lazio. Il Museo raccoglieva circa 300 automata, realizzati da artisti Giapponesi, Statunitensi, Tedeschi, Inglesi, Francesi, Canadesi, Sudamericani ed Italiani.
Il Museo permanente Modern Automata Museum: automata di Paul Spooner, Peter Markey, Malcolm Brook, Walter Ruffler, Luca De Pascalis, Neil Hardy, Keisuke Saka, Eric Williamson, Rennie Orsi, Keith Newstead, Marc Horowitz, Rob Ives, Susie Stolpe, C.M.T., Carlos Zapata, Guido Accascina, Marina Gigli.
 
 
I progetti didattici, attualmente disponibili
Dal 2010 ad oggi il Museo ha organizzato corsi per la costruzione di automata presso scuole, biblioteche, musei, spazi culturali e ludoteche dei reparti pediatrici di ospedali. L'idea è che, costruendo uno o più automata sulla base di una filastrocca o di una storia, i ragazzi acquiscono competenze letterarie, artistiche e meccaniche. Tra il 2011 e il 2013 il Museo ha lavorato, con altri partner, al progetto europeo Clohe, per l'inserimento degli automata nelle scuole primarie e secondarie europee.
I progetti didattici:
Automata nelle classi
è anche un libro.
Scaricalo gratuitamente
cliccando qui.
Automata nelle scuole europee Automata nelle scuole Automata in biblioteca
  Automata in ospedale Automata nei musei Automata in altre istituzioni
 
Video
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